Come un albergo può risparmiare soldi riducendo il consumo di acqua

Con nuovi erogatori per le docce, ad esempio, si risparmiano quasi 3 mila euro. E molta acqua! Tutto  in questo articolo di  Adriano Nuccilli, responsabile sostenibilità SGM Conference Center:  Come un albergo può risparmiare soldi riducendo il consumo di acqua


A COSTO ZERO. Quando la vacanza e’ sostenibile (II parte)

Diapositiva2 COSA E’ IL TURISMO GREEN?

Green e’ un’etichetta per tanti usi. In questo post cerchiamo di fare chiarezza e dare un esempio. Recentemente abbiamo approfondito il tema con alcuni studenti dell’Alberghiero Maggia. Una sintesi la trovate su prezi.com : chi vuole può scaricare e riutilizzare la presentazione, copiarla e modificarla. Sostenibilità e’ anche condividere,  sharing.

ECO, NATURALE O GREEN ?

Tante le definizioni e le sigle. Qui semplifico e riduco a tre grandi categorie:

  1. turismo naturalistico
  2. eco-turismo
  3. turismo sostenibile

Faccio turismo naturalistico quando la natura e la cultura locale sono una delle motivazioni di base del mio viaggio. Una motivazione, non l’unica:

–        in vacanza faccio sport nella natura. Breve escursioni o scalate di terzo grado stanno insieme qui dentro

–        pratico il turismo dell’entroterra: in piccoli borghi, magari in agriturismo, visito il mulino…Si chiamo anche turismo rurale

–        e altro ancora (sempre su prezi.com )

Eco turismo vuol dire vacanza in luoghi incontaminati, protetti, come il Parco Nazionale della Valgrande o il Parco Veglia Devero. In vacanza ci si impegna – turisti e fornitori di servizi – a mantenere incontaminato il luogo.

Sostenibile e’ il turismo che guarda al futuro.

L’abbiamo già detto nel post precedente qui.

Soddisfo i bisogni che oggi hanno i turisti e gli abitanti E lascio impregiudicate la possibilità delle generazioni future di fare altrettanto. E’ importante la E. Non e’ un ma, e’ una E.

Vuol dire: preservare le risorse naturali e culturali, aprendoci comunque a culture diverse. E distribuire i vantaggi a tutti, in modo equo. Lavoro; lavoro pagato. Servizi per la popolazione locale.  E così via.

Il turismo sostenibile quindi lo posso fare anche a Milano. Meglio il Lago Maggiore, certo. Ma si può fare.

L’eco turismo a Milano, no.

Turismo naturalistico ed ecoturismo =prodotto turistico. Vuol dire: qualcuno vende qualcosa che altri desiderano acquistare. Individuo i bisogni dei turisti e metto insieme prodotti e servizi che li soddisfano.

Turismo sostenibile = processo=  risposta a 3 bisogni.  Dei turisti, delle “regioni” che li ospitano, del futuro.

I bisogni futuri degli abitanti del pianeta, dei cittadini  di quella località turistica, dei turisti. Tutti quanti.

Per riassumere:

il turismo sostenibile e’ qualcosa che ciascuno si ritaglia onestamente a misura delle risorse ambientali e culturali che ha a disposizione  e che vanno preservate.

UN ESEMPIO DI TURISMO SOSTENIBILE: MEETING E CONGRESSI “GREEN”

Un esempio concreto che abbiamo costruito e continuiamo a costruire. Si chiama

Diapositiva1Lago Maggiore Green Meeting. In sintesi: abbiamo scritto delle regole da rispettare per ottenere un congresso, meeting, evento “sostenibile”.

Come? chiedo ai partecipanti di attendere all’aeroporto fino ad un massimo di 30 minuti. In questo modo riduco i transfer. Organizzandosi bene si riesce ad avere un solo autobus che va da Malpensa al Lago Maggiore.

Facile? Vediamo. Per questa esempio semplice semplice bisogna almeno:

1)      CONOSCERE . Chi  “compra” il convegno e soprattutto i singoli partecipanti devono essere informati e accettare la regola. Ci sono i megalattici, che di andare sul pulman con gli altri no grazie. Ci sono quelli abituati al cartello con il loro nome che li attende all’uscita dal gate di arrivo. E poi via  con l’autista, che bello! Vanno informati e “convinti” o educati, se preferite.

Chi si occupa di voli e transfer deve a sua volta conoscere bene  la regola e comportarsi di conseguenza.

2)      ORGANIZZARE. Incastrare i voli di persone che arrivano da varie parti del mondo e ottenere tempi di attesa massimi di 30 minuti non e’ semplicissimo, richiede tempo ed energia

Una cosa facile e quasi scontata quindi richiede molta comunicazione, dettagliare inviti e programma, mail di verifica, contatti, attenzione. E collaborazione.

1Lago Maggiore Green Meeting non e’ solo una serie di regole: e’ un gruppo di imprese, molte guidate da donne, che lavorano insieme per ottenere un evento sostenibile.

Chi fornisce il catering a km. 0. Chi organizza i “piccoli” eventi che caratterizzano il congresso: attività di gruppo dette anche team building, cene di gala, escursioni, momenti di relax etc. Chi offre le sale ed i servizi collegati. Gli alberghi. I trasporti via terra, acqua etc. La tipografia. La comunicazione. Eccetera eccetera.  Chi si occupa di meeting e congressi sa quante persone ed imprese che fanno cose molto diverse siano coinvolti!

Il codice di comportamento di Lago Maggiore Green Meeting lo trovate su  http://lagomaggioremeetingindustry.wordpress.com o www.illagomaggiore.com o  prezi.com

I VANTAGGI

Molti. Ne riporto solo 3:

  1. meno pressione ambientale
  2. tutela delle risorse culturali. Imprenditrici ed imprenditori di Lago Maggiore Green Meeting si impegnano ad acquistare prodotti locali. Miele del Lago Maggiore anziche’ gadget made in Cina come omaggio. Danno informazioni sui “fattori” di attrattività naturale, artistica e culturale del luogo e promuovono azioni e interventi di responsabilità sociale a favore della comunità ospitante. Alcuni alberghi della filiera sono registrati EMAS, altri operatori fanno il bilancio sociale etc.
  3. vantaggi economici e sociali.  Facciamo  lavorare le imprese locali. Nasce qualche posto di lavoro qualificato in piu’. Il turismo congressuale allunga la stagione turistica: vuol dire contratti di lavoro piu’ lunghi, meno congestione etc….

MA E’ DAVVERO GREEN?

Alcuni spacciano per “green” cose che non lo sono: si chiama green washing. Si legge: fuorviare i consumatori, dire false verità, facendo apparire “green” cio’ che non lo e’.  Ad esempio “CFC free” e’ una bufala, non green. La legge vieta i CFC. Punto. Comprereste qualcosa  che e’ “colera free?”  E un prodotto “tutto naturale”? Cosa vuol dire? Pieno di allegri germi patogeni? fatto di fango? Lasciamo stare. Due bei siti per saperne di piu’ sono http://www.stopgreenwash.org/criteria   e http://sinsofgreenwashing.org/findings/the-seven-sins/index.html con l’elenco dei 7 peccati di chi fa green washing. Due li ho copiati qui.

Per non fare anche noi green washing, le imprese di Lago Maggiore Green Meeting si impegnano a fare un report finale al cliente e alla Camera di commercio, indicando cosa e’ stato fatto per rispettare le regole. Il report e’ unico ed e’ la somma di informazioni provenienti da tutte le imprese coinvolte. Specifica se il catering e’ stato a km 0, quali erano i prodotti locali (per categorie), in che percentuale erano presenti prodotti a km 0 sul totale dei prodotti offerti. The e caffe’ a km o ad esempio non li abbiamo. E cosi via.

GDI_Banner_300x250_px_NEWIl 14 novembre a Stresa a “Donne per la sostenibilità” c’e’ un assaggio di green meeting.

Tutta la comunicazione e promozione dell’evento e’ esclusivamente on line.  Anche le presentazioni e documenti sono su chiavette in cartone riciclato. Il resto, lo scoprite partecipando. Il programma e la scheda di iscrizione sono qui.

La prima parte del post e’ qui.


A COSTO ZERO. Quando la vacanza e’ sostenibile (I parte)

by Roberta
a walk, a tree – roberta

In vacanza consumiamo di piu’.

Raddoppiamo il consumo di acqua, ad esempio. Un turista d’affari a un congresso produce mediamente il 75% di rifiuti solidi in piu’ che a casa propria.  Altri dati sui congressi anche qui http://www.linkedin.com/groups/Reduce-waste-save-money

Parleremo di questi temi il 14 novembre a Stresa: “DONNE PER LA SOSTENIBILITA’” e’ il titolo dell’evento, programma e iscrizioni qui. Questo e’ il primo di una serie di post sulla sostenibilità. Altri sono su Facebook: seguiteci anche lì.

Partiamo con il turismo sostenibile. Nei giorni scorsi  ne abbiamo discusso con un gruppo di studentesse e studenti dell’IStituto Alberghiero Maggia http://www.alberghierostresa.it/.  Alcune studentesse saranno con noi il 14 novembre: si occuperanno di accogliere gli ospiti e di illustrare gli aspetti green del convegno.

Perche’ si parla di turismo sostenibile? Io la chiamo la regola del cImenoerre:  + C-R=0.  Vediamola insieme.

Il turismo cresce o diminuisce?

C’e’ stata e c’è la crisi, sempre meno famiglie rinunciano alle vacanze: va male insomma.  Invece no.

Il turismo ha ritmi di crescita costanti negli anni: parlo del turismo mondiale. Nel 2012 per la prima volta e’ stato superato il miliardo di arrivi. Sono aumentati anche i guadagni, le entrate.  Chi va in vacanza? Quasi la metà degli arrivi e’ dai “paesi emergenti” – il 47% . E dove va? Il 52%  in Europa, il 16% in America (nord e sud) e ben il 23% nei “paesi emergenti”. La graduatoria dei singoli paesi: stabile al primo posto la Francia, la nazione piu’ desiderata, al secondo posto la Spagna, terza la Cina. Sì, la Cina, comparsa in graduatoria solo negli ultimi anni. Seguono USA e Italia, che rimane ferma al 5^ posto, dopo essere scesa dal podio.

Aggiungiamo altri cambiamenti: i voli low cost hanno ridotto le distanze ed aumentato anche la percezione che viaggiare sia possibile. Aggiungiamo la crisi economico-finanziaria e il web. Internet permette di confrontare posti, costi, di cambiare idea fino all’ultimo minuto. Consigliati e aiutati da amici o sconosciuti che scrivono commenti, descrivono itinerari, pubblicano guide gratuite.

Si fanno vacanze piu’ brevi ma piu’ frequenti (tecnicamente short breaks). Soprattutto cambiano le motivazioni del viaggio:

“andare in vacanza e’ oggi un bisogno primario”

Melissa – III A – Istituto Alberghiero Maggia

Cresce la concorrenza, c’e’ una grande pressione competitiva:  +C

Sempre piu’ persone vanno e vogliono andare in vacanza: piu’ clienti, + C

Che male c’è se il turismo continua a crescere?

Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita

                  Charles Franklin Kettering

Usiamo oggi risorse che non saranno piu’ disponibili domani:

  • risorse naturali (aria, acqua…)
  • risorse culturali (il paesaggio, le tradizioni locali….)

Le usiamo in un modo dissennato: le consumiamo e poi non ci sono piu’. Inquiniamo aria e acqua, costruiamo ovunque e comunque, asfaltiamo strade bianche e campi, disboschiamopasseggiamo in centri dove troviamo negozi tutti uguali – Milano, Dublino, Venezia, potremmo essere dovunque. Qualcosa resterà.

Prima Il “buco nell’ozono”,  poi l’effetto serra e il riscaldamento globale, oggi i costi dell’energia: cittadini e governi  hanno iniziato a pensare che e’ impossibile proseguire su questa strada.

Quel che sprechiamo, distruggiamo, inquiniamo non ci sarà piu’. Non c’e’ piu’: – R

Chi può e deve fare qualcosa?  Cosa davvero bisogna fare? Così nessuno e’ davvero responsabile: – R

Alla fine, la somma da’ un bello 0. Zero per noi, zero per chi verrà.

Cambiamo la regola

Il turismo sostenibile mette insieme  due aspetti:

–        l’attenzione all’uso ottimale delle risorse, ambientali e culturali. E l’attenzione alla distribuzione dei vantaggi socio-economici che dal turismo possono venire. Pensiamo alle aree molto povere: il turismo e’ sostenibile se il turismo aiuta una larga fetta della popolazione ad uscire dalla povertà, ad esempio.

–        la necessità di adattarsi ai cambiamenti e ritagliarsi una fetta di mercato. Necessità che tocca sia le imprenditrici/imprenditori  (alberghi, campeggi, agenzie di viaggio, ristoranti, centri sportivi etc. etc.) sia le destinazioni – vale a dire l’insieme della località geografiche, imprenditrici/imprenditori e tutti coloro che ci lavorano, tutte le risorse presenti (lago, montagna, musei, eventi culturali, accoglienza….) e l’immagine che hanno di questi luoghi i turisti.

“Il turismo ha un impatto significativo, ma e’ possibile fare in modo di ridurre o eliminare gli impatti negativi, aumentando quelli positivi”

Cambiamo  la regola. +C-R= 0 può diventare +C+R=S:

+ C            maggiore conoscenza

+ R            riuso, riciclo, riduco il consumo

=

S               sostenibilità ambientale, sociale, economica

Nella seconda parte del post, come può funzionare.